Attivista e insegnante di “No Other Land” ucciso in Cisgiordania: gli spari del colono israeliano de-sanzionato da Trump

A Hebron
Sui media il nome di Yinon Levi, colono sanzionato anche dall'UE, de-sanzionato da Trump una settimana dopo l'insediamento alla Casa Bianca. Odeh Muhammad Hadalin aveva 31 anni

Aveva avuto un ruolo chiave nel sostenere la produzione di No Other Land. È stato ucciso, a colpi di arma da fuoco sparati ad altezza d’uomo, l’attivista e insegnante palestinese Odeh Muhammad Hadalin in Cisgiordania. A diffondere la notizia i funzionari locali, Al Jazeera ma anche gli stessi registi del documentario sulle violenze e le occupazioni dei coloni israeliani in Cisgiordania premiato agli ultimi Oscar.
L’omicidio si è consumato in un villaggio vicino Hebron, Umm al-Khair, nella Cisgiordania occupata. La polizia ha dichiarato di stare indagando sugli incidenti, la vittima aveva 31 anni. La morte è stata confermata anche dai due registi di No Other Land, il giornalista israeliano Yuval Abraham e il giornalista palestinese Basel Adra. “È così che Israele ci cancella: una vita alla volta.” Abraham ha descritto Awdah come “un’attivista straordinario che ci ha aiutato a filmare No Other Land a Masafer Yatta”. Adra ha spiegato che l’attivista e insegnante “era di fronte al centro comunitario del suo villaggio quando un colono ha sparato un proiettile che gli ha trafitto il petto, togliendogli la vita”.
Delitto particolarmente efferato, ancor più clamoroso perché ripreso in immagini video da almeno uno smartphone. Sullo sfondo si vede un escavatore, di quelli utilizzati per abbattere le abitazioni palestinesi e dare spazio agli insediamenti israeliani considerati occupazioni illegali dalle Nazioni Unite. Le stesse immagini hanno permesso di identificate secondo diversi media Yinon Levi, colono israeliano sanzionato dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, de-sanzionato dal Presidente Donald Trump poco dopo il suo ritorno alla Casa Bianca. Anche il Times of Israel ha citato Levi tra i coloni coinvolti negli scontri.
Hadalin “è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dai coloni durante il loro attacco al villaggio di Umm al-Khair”, a Masafer Yatta, ha scritto sui social media il Ministero dell’Istruzione dell’Autorità Nazionale Palestinese ieri sera. Anche i Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme hanno espresso la loro “profonda preoccupazione” e “ferma condanna in seguito all’ennesimo violento assalto che ha preso di mira la città cristiana di Taybeh, in Cisgiordania […] Questo grave incidente non è un caso isolato. Fa parte di un allarmante schema di violenza dei coloni contro le comunità della Cisgiordania, comprese le loro case, i loro luoghi sacri e i loro stili di vita”.
“Ci rammarichiamo che le dichiarazioni ufficiali della polizia israeliana abbiano ridotto la questione esclusivamente ai danni alla proprietà, omettendo il contesto più ampio di intimidazioni e abusi sistematici. Queste omissioni distorcono la verità e non affrontano le violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, tra cui il diritto alla libertà religiosa e la protezione del patrimonio culturale”.
l'Unità